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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

IL BELLO E LA BESTIA

Ovvero, di come 2 assaggi possano risultare emblematici e rappresentare il vino nelle sue sfaccettature oserei dire "ideologiche" laddove le ideologie sono morte e anche il Paese non si sente tanto bene (per non dire del Paese o Paesone del vino) e dappertutto si avverte un senso di caos e/o frullato e/o spezzatino (appunto) ideologico/critico essendo il Re morto e il Papa indisposto e per formulare una qualsivoglia opinione su cosa deve essere il vino bastano un cavo orale e un dito opponibile necessario per impugnare un bicchiere e digitare su una tastiera. Grazie. Signori, la Bestia. Montepulciano d'Abruzzo Harimann 2002 ( Pasetti ) Curioso. E' stata una delle ultime illuminazioni maroniane , di quando del Luca ci si poteva fidare se sparava un votone (o giù di lì). Chessò, le strepitose annate 2000 e 2001 con dei 33 in consistenza solo perché 33 era il massimo. La 2005 che prende 96/100. Il punto di contatto tra solido e liquido. Frutto/uva raddens