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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

TEXIER© : CONTRO IL LOGORIO DELL'ENOLOGIA MODERNA

Qui si vuole decretare il vincitore della classifica sentimental-analitico-gustativa dell'anno solare 2010. Cioè, ci sarebbe un vincitore sentimentale, un vino la cui unità di misura nella bevuta è  Il Secchio . Un progetto fantastico di un grande personaggio come Gian Marco Antonuzi , e che è, oltretutto, buonissimo:  il Litrozzo Bianco 2009 . L'esplosione di entusiasmo provata a Cerea si è confermata e ampliata nei mesi. La descrizione che ne feci sul blog (e che Andrea Scanzi in un post del suo Il Vino Degli Altri ha gentilmente riportato) coglieva esattamente un punto fondamentale: un vino a cui tornare senza sosta, un creatore di sete quando si ha bevuto abbastanza, un sapore che faccio fatica ancora a togliermi dalla testa. Massì, il vino più buono a Cerea 2010. 2010 appunto. Anno che ha donato una cavalcata selvaggia di nuovi sapori, di qualcosa di nuovo anzi d'antico, di emozioni autentiche laddove si dubitava di poterne ancora provare. Il mercato fa sempre più sc

VINO PER DEFICIENTI 2: LA RESA DEI TONTI.

" Buona parte del giornalismo [rock] è composto da gente che non sa scrivere che intervista gente che non sa parlare per gente che non sa leggere ."          Frank Zappa E' come se una parte della mia mente non ne avesse potuto più e fosse andata in una ipotetica piazza a protestare e un'altra parte della mia mente, quella vagamente larussaignazio, avesse iniziato a gridare con un megafono "Disperdetevi!" mentre manganellava qualsiasi cosa si muovesse nel raggio di qualche chilometro.   Diciamo che nella vita di chiunque è normale avere momenti in cui baceresti i bambini sulla fronte e Amore è più di una parola di 5 lettere, e altri momenti in cui l'idea di una personale resa dei conti col resto dell'umanità pare vicina perché la tua testa è come una pentola a pressione che bolle da troppo tempo (e, come sempre, 5 minuti di uno Spike Lee rendono bene l'idea del bollore).  E se non si vuole diventare autisticamente intolleranti, se non si

WIKILEAKS: LA GRENACHE VUOTA IL SACCO

File nr. 832763456. Oggetto: GRENACHE : Dalla Francia alle Marche passando dalla Sardegna. Inizio decriptazione . Mentre le prime rivelazioni della creatura di Assange assumono la detonante forza di una barzelletta (ci sono una tedesca precisa ma con poca fantasia, un russo dipendente dalla vodka e dal gas, un italiano mignottaro e cazzaro, un francese arrogante e mangia-rane e da qualche parte un fantasma formaggino), i reclusi nerds al servizio di Wikileaks hanno scovato gli atti di una riunione carbonara tenutasi in località misteriosa (Enologica a Faenza). Atti la cui divulgazione rivela inquietanti verità al mondo. E cioè che la Grenache è buona, è tanta ed è, quasi, dappertutto. Il manipolo di facinorosi seduti attorno ad un tavolo e circondato da bottiglie, si era messo in testa poi di dare una seppur parziale idea di cosa fosse la Grenache e di intraprendere, diciamo, un viaggio nell'identità sfaccettata di questo vitigno . Dal Rodano alle Marche, per precisione.  Si