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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

SFIDA TRA TREBBIANI: CRONACA E MOVIOLA (SOTTOTITOLO: LA NOIA)

"Cos'è il Trebbiano ?" Se fossi il discepolo di una qualche antichissima disciplina orientale e accanto avessi il mio sensei e se anche solo mi passasse per la testa l'insensata idea di porgli tale domanda, questo (il sensei ) mi guarderebbe come se avesse di fronte una bestia immonda e/o un bambino deficiente, mi bacchetterebbe le dita con un ramo di giunco e mormorerebbe: "Domanda sbagliata". E' chiaro che la sapienza la si raggiunge anche facendo le domande sbagliate e venendo corretti (a bastonate o meno).  E allora, ancora feriti nell'orgoglio e nelle nocche, ci fermiamo un attimo a riflettere, ci mordicchiamo le labbra come i bambini che siamo, e tentiamo una riformulazione della domanda attraverso una serie di domande sparse atte a capirci lo straccio di qualche cosa: Quanti sono i Trebbiani? Cosa si può arrivare ad ottenere da un dato clone di Trebbiano in un dato posto (ovvero, the sky is the limit )? Cosa vuole fare chi tratta con l'uv

ITA-LIA-NI! ACCORRETE E BEVETE!

Dopo un iter organizzativo degno delle migliori coppie dello spettacolo (Garinei & Giovannini, Lele Mora & Emilio Fede), siamo giunti al programma (quasi) completo di quella che potrebbe essere la serata definitiva sul Trebbiano . La Campovinato Production in associazione con la Audiodivino Industries   (nella persona del responsabile Alessandro Costa), è così lieta di invitare la popolazione alla seratona in programma il 22 febbraio presso il ristorante Anonima Fornelli di Imola. Questa convocazione degli Stati Generali si propone, come detto, di sviscerare l'uva Trebbiano, di capire chi è e cosa fa e perché lo fa; ha come obbiettivo di anche solo iniziare a comprenderne le diverse sfaccettature, i diversi sistemi produttivi con l'aiuto della presenza di diversi viticoltori pronti a metterci la faccia e qualche parola; e, soprattutto, di berne a secchiate. Il tutto per la modica spesa di 35 euro (comprendente cena e quelle secchiate di vino di cui sopra). La st

GOD SAVE LES CAVES

Questo post la prenderà inizialmente alla larga rispetto all'argomento principale (il cosiddetto "punto"), butterà lì qualche banalità storica infiocchettata da luogo comune ritenendola comunque necessaria per arrivare al punto, e alla fine di questo andamento leggermente ubriaco, arriverà dove vuole arrivare. Quindi si invitano i gentili lettori ad avere un minimo di pazienza perché si giura fin da ora che il punto da raggiungere riguarda sempre e solo vino e bottiglie bevute. In una ipotetica classifica sulla Prosopopea Nazionalista, gli inglesi sarebbero nei primissimi posti da qualche secolo e questo, di per sé, non è una cosa negativa in assoluto. Diciamo che, spaccando la prospettiva in quattro, è sempre meglio che detenere la coppa Rimet per Menefreghismo e Cialtronaggine come noi italiani. Per dire, ognuno ha i suoi problemi.  Leggendo certa stampa britannica, quella più ingessata e ufficiale , verrebbe da pensare che Noè fosse sbarcato ai docks di Londra e che l