Sto a Gusto Nudo e piove e in questo spazio autogestito che sembra a metà tra un casermone post-bombardamento e la Zion di Matrix (e 100 metri più in là c'è lo sciccosissimo ristorante di Marcello Leoni e davvero il mondo è tutto un Matrix) e fa un freddo riassumibile nella locuzione idiomatica Da Cani e sto vagolando pallido e assorto e confuso e felice e mi fermo da Giovanni Montisci e faccio "Ajò" e lui fa "Ajò". E mentre sull'Ipad del Montisci scorrono immagini dello scannamento di un maiale con relativo confronto dialettico con un signore emiliano sulle tecniche di lavorazione del porco (il che aggiunge ulteriori suggestioni alla location spazio/mattatoio/cybercittà), inizio a bere i suoi Cannonau e, particolare, il Barrosu 2009 e se i pensieri fossero nuvolette dei fumetti in pop-up apparirebbe decodificabile in un " Discreto ma sfaldato, sfibrato " e allora si va avanti e il freddo che da Da Cani è, nel frattempo, pa...